Il 20 settembre 2018 è stato realizzato il progetto di mappatura sonora dell’orto botanico del Salento che rientra nelle attività didattico-divulgative legate alle tematiche dell’agricoltura naturale, delle architetture vegetali e dell’etnobotanica, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo urbano sostenibile. L’orto si trova in aperta campagna a pochi chilometri da Lecce, nella zona della Masseria Sant’Angelo. Nel 2016 grazie a un percorso formativo sull’agricoltura sinergica, voluto dalla Fondazione per la Gestione dell’Orto Botanico  in collaborazione con l’associazione culturale JANUB, nasce un’intesa per la gestione e cura del giardino creato a parte dai volontari di Orti Janub. Dunque i volontari da circa un anno e mezzo hanno sottoscritto una convenzione con la Fondazione per la Gestione dell’Orto Botanico Universitario per organizzare, monitorare e valorizzare un’intera area di 1500 mq.

Il 20 settembre BotaniCall si è aperto con una performance dal titolo “Sinfonie Vegetali” a cura di Francesco Giannico (musicista elettro-acustico autore di numerosi progetti e fondatore di Archivio Italiano Paesaggi Sonori) e Claudia Mollese (regista).

Clicca su un segnaposto sulla mappa per ascoltare l’audio corrispondente

Alcune considerazioni

L’area raffigurata in mappa presenta diverse caratteristiche che lo rendono interessante da un punto di vista acustico. La particolarità delle fonti sonore registrate curiosamente non è affidata alla conformazione fisica del luogo (che poteva produrre ad esempio suoni inusitati) ma a singoli elementi, frutto dunque di un mix tra caratteri antropici e naturali.

Le registrazioni si sono concentrate in 4 sotto-aree: 1) Frutteto 2) Zona adiacente alla tangenziale 3) Il Canneto 4)L’orto botanico

  1. Per registrare il frutteto, data anche la giornata ventosa, sono stati utilizzati dei microfoni a contatto posizionati all’interno delle cavità degli alberi. I risultati sono stati davvero sbalorditivi, suoni risonanti e ricchi di echi e riverberi che lasciano solo presagire il vento esterno di tanto in tanto con qualche sibilo che riesce ad oltrepassare la soglia della cavità.
  2. La zona adiacente alla tangenziale presenta chiaramente tratti acustici molto più simili alla città che alla campagna sebbene in alcuni orari specifici sia più semplice registrare materiale di confine tra suoni tipici della campagna e suoni delle auto su strada. Intorno alle 15.35 sono state registrate alcune tracce che ben rappresentano il concetto di suono low-fi e suono high-fi, incorporando all’interno della stessa traccia le due facce della medaglia. Si passa difatti da un ascolto caratterizzato da sibilo del vento, qualche foglia e qualche uccello al suono del motore di un’auto che panpotta (passa) lentamente da destra verso sinistra.
  3. Il canneto è certamente la zona più interessante acusticamente, vuoi perché la giornata ventosa ha avuto come effetto quello di smuovere con forza le canne facendo produrre loro dei suoni meravigliosi, ticchettii continui di varie altezze e di vari timbri. L’altra caratteristica interessante è che questo canneto sorge su una sorta di pietraia, una distesa di pietre che naturalmente scrocchiava al nostro passaggio assieme ai molteplici ticchetti del canneto.
  4. L’area in cui è ubicato il vero e proprio orto botanico sarebbe una zona in realtà molto silenziosa, smossa per noi solamente dal vento che s’insinuava tra le foglie e gli arbusti producendo tremolii e fruscii di una giornata autunnale.

Ascolta la traccia audio

Ascolta la traccia audio realizzata con i materiali audio registrati per la mappatura sonora dell’orto.